Al vaglio della Legge di Bilancio 2024 l’inasprimento della tassazione relativa agli immobili agevolati al 110% ceduti entro 10 anni dall’effettuazione dei lavori

 

Come noto, attualmente l’eventuale plusvalenza derivante dalle cessioni di unità immobiliari, effettuate da parte di persone fisiche non in regime d’impresa, risulta imponibile se gli stessi risultano acquistati o costruiti da non più di cinque anni, ad eccezione di quelli acquisti per successione e delle unità immobiliari urbane che per la maggior parte del periodo tra l’acquisto/costruzione e la cessione siano state adibite ad abitazione principale da parte del cedente/familiari.

La plusvalenza imponibile è calcolata quale differenza tra il corrispettivo percepito e il prezzo di acquisto/costruzione incrementato di ogni altro costo inerente, considerando anche i costi sostenuti per gli interventi agevolati realizzati sull’immobile senza considerare se gli stessi abbiano fruito o meno della detrazione in dichiarazione dei redditi, della cessione del credito o dello sconto in fattura.

Sull’eventuale plusvalenza imponibile è applicabile l’imposta sostituiva del 26%.

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