Esaminiamo le principali novità introdotte dal c.d. “Decreto Sostegni-ter”.
Contributo a fondo perduto per specifiche attività di commercio al dettaglio
Per sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19 operanti nell’ambito del commercio al dettaglio, viene previsto il riconoscimento di un nuovo contributo a fondo perduto a favore delle imprese esercenti in via prevalente le attività di commercio al dettaglio indicate nell’allegato A.
Requisiti:
- ricavi 2019 non superiori a 2 milioni di Euro;
- riduzione del fatturato 2021 non inferiore al 30% del fatturato 2019;
- aventi sede legale od operativa in Italia e risultare regolarmente costituite, iscritte e “attive” nel Registro delle imprese per una delle attività di cui all’allegato A;
- non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’articolo 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato di cui al comma 3;
- non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.
L’ammontare del contributo sarà determinato applicando la prevista seguente percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi 2021 e l’ammontare medio mensile dei ricavi 2019, come segue:
- 60% per i soggetti con ricavi 2019 non superiori a 400.000,00 Euro;
- 50% per i soggetti con ricavi 2019 superiori a 400.000,00 Euro e fino a 1.000.000,00 Euro;
- 40% per i soggetti con ricavi 2019 superiori a 1.000.000,00 Euro e fino a 2.000.000,00 di Euro.
L’importo potenzialmente spettante dovrà essere ridotto qualora si superino i limiti previsti per gli aiuti di stato.
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Bonus canoni locazioni imprese turistiche
Il Decreto Rilancio aveva introdotto un credito d’imposta locazioni specifico per le imprese del settore turistico:
- nella misura del 60% dell’ammontare mensile del canone versato di locazione, di leasing o di concessione di immobili ad uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività di interesse turistico. Nella misura del 50% se relativo all’affitto di azienda e del 30% in caso di contratti di servizi a prestazioni complesse comprensivi di immobili destinati all’attività di interesse turistico;
- relativo ai mesi da marzo a giugno 2020 (aprile-luglio 2020 se stagionali);
- a prescindere dai ricavi del periodo precedente.
Il credito di imposta in esame è stato più volte oggetto di proroga e, da ultimo, con il “Decreto Sostegni-bis” fino al 31/07/2021.
Il Decreto Sostegni-ter ha ulteriormente prorogato, per le imprese del settore turistico, il credito di imposta in relazione ai canoni versati relativi ai mesi di gennaio, febbraio e marzo 2022.
Il credito d’imposta spetta a condizione che i soggetti abbiano subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi nel mese di riferimento dell’anno 2022 di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dell’anno 2019.
Conseguentemente il rispetto del requisito del calo del fatturato dovrà essere verificato mese per mese.
L’efficacia della misura è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea. È applicabile nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dal quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia (comunicazione Commissione europea 19.3.2020 C (2020) 1863 final).
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